Il principale obiettivo del progetto purovino® è quello di produrre vini senza solfiti aggiunti, con una particolare attenzione verso la sostenibilità ambientale.
Il progetto sfrutta l'effetto sanificante e stimolante di un'elevata concentrazione di ossigeno (iperossigenazione) sulla superficie (buccia) dell'uva. L'inspirazione è arrivata dalle incoraggianti evidenze ottenute su uve da tavola e pubblicate nel 2007 su Journal of the Science of the Food and the Agriculture.
Nella rivista si sottolinea come l'uva sia estremamente suscettibile all'azione di agenti patogeni e soggetta ad un processo di deterioramento molto rapido. Per limitare tale deterioramento la pratica comune è quella di fumigare e conservare le bacche con alte dosi di solforosa. Sfortunatamente il diossido di zolfo, essendo una sostanza chimica, lascia residui sul frutto, andando ad inficiarne il sapore e la qualità, ed incrementando la possibilità di generare reazioni allergiche nei consumatori.
L'innalzamento della concentrazione di ossigeno atmosferico (noto come processo di iperossigenazione controllata) rappresenta una valida e vantaggiosa alternativa alla solforosa, sia per i suoi effetti antisettici sia per la capacità di innescare nelle bacche trattate l'aumento di composti fenolici ad elevato potere antiossidante e benefici per l'uomo. Inoltre tale effetto iperossigenante sull'uva determina una significativa riduzione della contaminazione da patogeni (inclusa la Botrytis cinerea), prolungandone la shelf-life e mantenendone inalterata la qualità.
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