Enrico Del Rosso è del '67 e vive a Pordenone. Si è diplomato in Grafica, pubblicità e fotografia a Udine e all'Accademia di Belle Arti a Bologna, dopo un primo periodo di studi a Venezia.
Dopo gli studi ha lavorato a Firenze come fotografo e addetto alla TV, a Roma come artista di strada, a Torino nella computer-grafica, a Pordenone come insegnante di fotografia.
Tutte queste esperienze hanno impregnato la sua opera: espressionista di stampo tedesco a Udine, surrealista, informale, coloristica a Venezia, figurativa, metafisica e intimista a Bologna, satirica a Firenze, provocatoria a Roma e computer-grafica a Torino e hanno creato in lui un ricco bagaglio di competenze utili nel momento in cui ha deciso di trasformare la sua arte in professione.
Ha proceduto per fasi alterne di arricchimento e semplificazione delle immagini sempre alla ricerca dell'essenzialità del simbolo, quale dimensione visuale volta ad esprimere ciò che le parole non possono dire, tranne forse quelle dei poeti.
Questa sua poetica, da lui denominata "Comunicazionismo", si definisce attraverso un linguaggio semplice, quasi elementare, limitato nella sua manifestazione stilistica proprio dal rifiuto di quella ridondanza che è l'informazione pubblica massificata.
Le sue opere ripartono dalla semplicità più assoluta, dalla carta straccia, dal colore piatto, diventando ogni giorno più complesse, per ricercare poi di nuovo la semplicità quasi come una purificazione, espressione della necessità di comunicare la meraviglia del mondo che ci circonda, la poesia, la fantasia di questo creato per alcuni cinico e crudele, per altri miracoloso e splendido.
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